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Madhuria kadambini e Harinama cintamani darsan
Sri Keshavaji Gaudiya Math 06 settembre 1994
Srila Gurudeva: Madhurya Kadambini di Visvanatha Cakravarti Thakura: cosa significa il titolo di questo libro Krsna è definito Rasik-madhurya, ovvero Krishna stesso è il Madhura-rasa; Kadambini significa invece un grandissimo banco di nuvole. La parola madhurya significa anche che la bhakti inizia da sraddha, si intensifica diventando nistha, ruci, asakti e bhava; dopo aver raggiunto questo stadio il sentimento nel cuore dei devoti ragatmika (gli associati di Krishna nei sentimenti di sakhya, vatsalya e madhurya), entra nel cuore del sadhaka che quindi raggiunge prema; prema si sviluppa ulteriormente in sneha, mana, pranaya, raga, anuraga e molto altro. Le nuvole sono la misericordia di Caitanya Mahaprabhu e da queste nuvole scende la pioggia. La pioggia non è la misericordia. Queste nuvole sono talmente potenti che se l’aria rinfrescante che esse trasportano, o persino l’ombra delle nuvole stesse, quando giunge in un’area deserta (maru-bhumi) tutte le piante, i cespugli e gli alberi che si erano seccati alla radice, iniziano a germogliare di nuovo con nuove foglie, germogli e radici, producendo bellissime foglie verdi e frutti molto dolci. In questo modo è possibile intuire quale sarà il beneficio per questo luogo quando giungerà la pioggia vera e propria; inoltre questa pioggia crea un grande allagamento in tutta l’area, sommergendo ogni cosa: questa è la potente misericordia di Sri Caitanya Mahaprabhu che non era mai stata data prima in questo mondo. Questo è il significato del titolo Madhurya-kadambini.
Devoti: Gaura-premanande Hari Hari-bol!
Srila Gurudeva: in questo libro sono contenute delle istruzioni bellissime e le persone generiche non dovrebbero leggerlo. Chi possiede molta fede e chi desidera compiere l’hari-bhajana, può leggere e seguire le istruzioni del libro, altrimenti non sarebbe comprensibile ad altri. Se il devoto possiede fede potrà studiarlo. Cosa significa sraddha Significa che egli ha un guru autentico, che ha fede nella guru parampara: allora potrà leggerlo. Senza fede chiunque potrebbe affermare che il libro è stato commentato da Bhaktivinoda Thakura, ma che non ha legami con la linea di Sri Caitanya o Haridas Thakur. Perciò sraddha è la qualifica per leggere questo libro. Noi proviamo onore per il nostro guru, ed è giusto, ma se il discepolo di un qualsiasi guru non rispetta tutta la guru-parampara, allora non rispetta neppure il nostro gurudeva. Avete capito Se qualcuno non offre onore alla guru-parampara, allora non onora neppure il suo gurudeva. Sembra che egli onori il suo maestro, ma è solo esterno, artificiale. Bisogna rispettare tutti i maestri. Chiunque canta l’harinama va rispettato, perchè ciò è il sintomo che si è rifugiato in Sri Caitanya Mahaprabhu e nel krsna-nama. Quindi, se è davvero un vaisnava, questo devoto va rispettato. Se invece non sono veri vaisnava significa che sono deviati. Chiuque canta il santo nome, che sia una formica, un maiale o chiunque, va onorato e rispettato. Potrebbe anche essere una persona debosciata, o un discepolo di un altro guru, o un devoto appartenente ad un’altra linea, ad un altro gruppo; dobbiamo essere di mente molto aperta, solo allora potremo leggere questo libro. Dobbiamo onorare tutti i vaisnava: se è più avanzato o anziano dobbiamo offrirgli prostrati omaggi (dandavat-pranam), se è più giovane o un nuovo arrivato dobbiamo domandargli: ‘’Oh, da dove vieni’’ e parlargli in modo cordiale e gentile. Se è un nostro confratello e ha un grande affetto per noi, allora dobbiamo abbracciarlo. Se invece s’incontrano due vaisnava, un uomo e una donna, allora a mani giunte dovranno offrirsi rispetto reciproco. Queste persone dal comportamento vaisnava potranno leggere questo libro, altrimenti no.
Solo i devoti che possiedono una fede molto intensa per i piedi di loto di Sri Caitanya Mahaprabhu e per le Sue istruzioni (siksa) devono leggere questo libro. Chi ha molta fede nei nomi di Krishna, deve leggere questo libro. Altrimenti no.
Vi sono molti tipi di sadhana-bhakti:
sravanam kirtanam visnu smaranam pada sevanam
arcanam vandanam dasyam sakhyam atma-nivedanam
Questi sono i nove aspetti principali della pratica della bhakti, ma ce ne sono altri 64, o anche di più. Tra questi nove aspetti vi è anche offrire omaggi ai vaisnava che non è menzionato: anche rispettare Tulasi-devi, il maha-prasada, la divinità di Krishna, accettare la caranamrta, rispettare le mucche, onorare Vrindavana o altri luoghi sacri dei passatempi di Krishna. Ci sono molti tipi di sadhana, ma tra tutti questo krsna-nama-sadhana è il più importante: cantare il krsna-nama e accettare il rifugio (asraya) del krsna nama fanno parte dello stesso sadhana. Ciò non significa che non dobbiamo ascoltare l’hari-katha ma solo cantare l’harinama. Se da qualche parte si sta parlando l’harikatha e il devoto preferisce cantare o fare pranama e lasciare il luogo dell’hari-katha, questo non sarà un comportamento corretto. Anche se cantiamo l’harinama dobbiamo onorare il-maha-prasada, gurudeva e i vaisnava, tenendo sempre a mente che l’harinama è Krishna Stesso e che con il santo nome tutto sarà completato, fino a raggiungere krsna-prema. Ma prima che tutto questo avvenga, in origine bisogna ascoltare l’hari-katha. Cos’è il santo nome Come si canta il santo nome Dobbiamo sapere tutte queste cose grazie all’ascolto dell’hari-katha.
Mahaprabhu ha lasciato solo le istruzioni contenute negli Siksastaka: sono otto istruzioni uscite direttamente dalla bocca di Sri Caitanya Mahaprabhu, trascritte e spiegate nella Caitanya Caritamrta e successivamente anche nei libri di tutti i nostri Gosvami. Srila Bhaktivinoda Thakura ha scritto solo sulla base di libri autentici. Srila Haridas Thakura nacque in una famiglia musulmana del Bengala. Dopo qualche tempo iniziò a cantare l’harinama automaticamente, senza nessuna introduzione da parte di qualche guru o devoto. Tutto accadde grazie alle impressioni delle vite precedenti; molto presto abbandonò la casa e la famiglia e si recò in un luogo vicino dove costruì una capanna per vivere. Srila Bhaktivinoda Thakura commentò che Sriman Mahaprabhu selezionò dei devoti qualificati, come Haridas Thakura, Rupa Gosvami, Sanatana Gosvami, Raya Ramananda, Svarupa Damodara, Advaita Acarya, Sarvabhauma Bhattacarya e grazie a loro predicò in tutta l’India. In particolare a quelli che erano qualificati a ricevere degli insegnamenti speciali, diede loro delle responsabilità particolari: ad esempio Haridas Thakura cantava trecentomila santi nomi al giorno, e Mahaprabhu lo rese famoso come Namacarya. Svarupa Damodara era esperto in tutti i tipi di siddhanta, specialmente il raganuga-bhajan e così gli diede la responsabilità dell’insegnare. Sotto la sua guida tutti i gosvami: Rupa, Sanatana, Jiva, ricevettero il training e poi scrissero i libri e costruirono i templi a Vrindavana.
Mahaprabhu lasciò anche la respondabilità della predica ad Advaita Acarya e a Nityananda Prabhu, che predicarono ovunque. Diede la responsabilità della raganuga-bhakti anche a Raya Ramananda perchè era molto esperto. Così divise varie responsabilità a devoti qualificati. Tutte queste cose sono descritte nella Caitanya Caritamrta, che si sofferma in particolar modo su Haridas Thakur perchè era namacarya ed esperto nel nama-siddhanta. Un giorno Caitanya Mahaprabhu si trovava a Puri, seduto sotto un albero mentre il sole stava per tramontare e i suoi raggi avevano colorato l’oceano. Proprio come Krishna aveva colorato le gopi e come la luna aveva colorato il cielo nella notte del rasa col colore rosso vermiglio, così il sole che tramontava sull’oceano lo aveva colorato di rosso, e Caitanya Mahaprabhu era seduto sotto l’albero a cantare il maha mantra Hare krishna. In quel momento giunse Haridas Thakur e cadde ai piedi di Caitanya Mahaprabhu cantando Hare Krishna Hare Krishna Krsna Krishna Hare Hare. Mahaprabhu pianse e poggiò la mano sulla testa di Haridas Thakur dicendogli: ‘’Sono molto preoccupato per la sorte delle anime condizionate di questo mondo. Hanno forme diverse: alberi, cespugli, erba, animali, insetti, pesci, montagne, fiumi, per i musulmani, per i cristiani che sono ignari di chi è Krishna, chi è la jiva, chi è maya, qual è il loro dovere. Stavo pensando a come si potranno salvare da questa condizione.’'
Haridas Thakur rispose: ‘’Non preoccuparti di queste cose. Io so che hai predicato il nama-kirtana ad alta voce. Inoltre hai introdotto il nagara-sankirtana e i vaisnava andranno ovunque: nelle foreste, sulle montagne, negli oceani, da un villaggio all’altro e di città in città. Canteranno a voce alta: Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare. Così tutti gli animali come mucche, cani, orsi, serpenti, leoni, uccelli, insetti e ogni persona di qualsiasi casta o credo ascolteranno il santo nome e un giorno giungeranno a Krishna e al servizio di Krishna. Se si canta ad alta voce ci sarà 100 volte più beneficio, ma se col nagara-sankirtana si canta ancora più forte il beneficio sarà 10 mila volte di più, perchè il suono si propagherà ovunque.’'
Sri Caitanya Mahaprabhu rispose: ‘’Se qualcuno vuole praticare il canto del santo nome, come dovrà cantare’'
Continua...
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