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Lezione di BV Vana Maharaja
Srimap Bhaktivedanta Vana Maharaja Curino 19-05-2002 Guru parampara e perchè Caitanya Mahaprabhu accettò la Madhva-sampradaya Seconda parte
Sri Citanya Mahaprabhu é apparso in questo mondo per tre ragioni: per comprendere il prema di Radhika, per capire cosa c'è in Krsna che attrae sempre Radhika e cosa realizza Radhika quando vede Krsna. Per queste tre ragioni apparve Mahaprabhu Gaurasundara. Ma Lui apparve anche per portare l'amore che i devoti provano per Radhika, che é chiamato manjari-bhava. Srila Rupa Gosvami spiega tutte queste cose nel Vidagdha-madhav:
anarpitam-carim-cirat karunayagathirnakalau
Mahaprabhu non appare sempre per dare questo sentimento, appare all'inizio di Kali-yuga, una volta sola in un giorno di Brahma.
La nostra parampara é chiamata bhagavata parampara; ci sono due tipi di parampara diksa-parampara e bhagavata-parampara. Diksa-parampara é quando il guru dà diksa al discepolo, poi il discepolo dà diksa ad un altro e così via. Ma la linea di Mahaprabhu non é diksa-parampara, é bhagavata-parampara. Madhavendra Puri diede diksa ad Isvara Puri che diede diksa a Caitanya Mahaprabhu, ma Mahaprabhu non diede diksa a nessuno, così la diksa-parampara si interruppe. Se Mahaprabhu non diede mai l'iniziazione come può venire prema, se Lui ha interrotto la linea diksa Mahaprabhu non scrisse mai nessun libro, Lui recitò solo gli otto sloka Siksastakam: 'ceto darpana marjanam bhava mahadavagni nirvapanam...', Ma diede tutto il suo prema nel cuore di Rupa Gosvamipada. Pensare che prema giunga solo avendo diksa non é corretto.
Qual é il significato di diksa Ci sono due sillabe di-ksa. Di significa divya-jnana, conoscenza trascendentale cioé la relazione col nostro Istadeva. Ksa significa distruzione di tutti i tipi di propensità a compiere atti peccaminosi; quando arriva questa conoscenza, questa propensità andrà via dal cuore e verrà distrutta. Questo é il significato di diksa. La vita sarà mite e pulita perché sambandha-jnana é giunta. Questa diksa non si ottiene in un giorno, questa relazione trascendentale con Radha e Krsna non si ottiene così presto anche se diksa si prende da Gurudeva in pochi minuti. Gli sastra spiegano che ci sono due tipi di diksa: lokiki-diksa e paramartika-diksa. La prima comprende le regole e i regolameni di quando si accetta diksa da Gurudeva: il fuoco del sacrificio, i mantra, il filo sacro, l'offerta al guru ecc... Paramartika-diksa si divide a sua volta in due tipi: pancaratrika-diksa e bhagavata-dhiksa. La prima comprende le regole e i regolamenti del Narada-pancaratra cioé la conoscenza di cinque verità: Bhagavat tattva-jnana, Jiva tattva-jnana, Maya tattva-jnana, Bhakti tattva-jnana e Bhagavat tattva-viraj-jnana. Questi sono i cinque tipi di conoscenza.
Bhagavat tattva-jnana spiega chi é il Signore; jiva tattva-jnana invece spiega chi siamo; Maya tattva-jnana spiega qual é la potenza del Signore; Bhagavat tattva viraj-jnana spiega cos'é l'advaita vada e il mayavada e le filosofie che si oppongono alla trascendenza, e infine Bhakti tattva-jnana spiega cos'é la bhakti e cos'é prema. Tutte queste cinque tattva sono chiamate pancaratra-jnana. Nella pancaratrika-diksa vine descritto il guru autentico e i sintomi del discepolo autentico. Senza un sad-guru e senza un sad-sisya non si può progredire nella vita spirituale. Questi argomenti sono stati discussi da Sanatan Gosvami nell'Hari-bhakti Vilasa ed anche cos'é la bhagavata-diksa. Senza un guru autentico non si può proghedire nella vita spirituale. Questa diksa non dipende da una formalità, ma dipende dal sentimento che il guru trasmette al discepolo e che il discepolo a sua volta manifesta nel suo cuore. Quando ci associamo con un guru autentico, per sua misericordia incondizonata i suoi sentimenti si manifestano nel cuore e realizzeremo tutte le tattva: Krsna-tattva, Bhakti-tattva, Prema-tattva, Radha-tattva. Un esempio di questo é Sri Caitanya Mahaprabhu e Rupa Gosvami. Rupa Gosvami non prese l'iniziazione formale da Mahaprabhu, ma Lui gli parlò di tutte le tattva e poi gli trasmise il suo prema nel cuore. Questo é il sistema bhagavata ed é la vera diksa.
Con la paramartika-diksa Gurudeva toglie il karma e ti dà la natura di brahmana. Senza questa natura non é possibile adorare Thakurji e progredire nella bhakti. Quali sono le caratteristiche di un brahmana Nella Bhagavad-Gita Krsna spiega la natura del brahmana, egli ha 12 sintomi: sauca, bhaya, pavitra cioé é sempre veriterio, gentile, semplice, é misericordioso, segue le regole e i regolamenti e adora sempre i piedi di loto del Signore. Questa é la natura di un brahmana. Quando gurudeva dà il mantra al discepolo, gli trasmette anche la natura di brahmana; ci sono due tipi di brahmana: saukya-brahmana e paramartika-brahmana. Il saukya-brahmana é quello che nasce in una dinastia di brahmana. Se invece qualcuno nasce in un'altra casta, gurudeva con il diksa-mantra lo rende un paramartika-brahmana. Il guru autentico dando diksa tramite il mantra rende brahmaaa persino un mangiatore di cani. Nell'Hari-bhakti-vilas Srila Sanatan Gosvami spiega che i chimici con qualche formula chimica possono trasformare il rame in oro. La stessa cosa accade col guru che dando il diksa-mantra rende una persona paramartika-brahmana.
La paramartika-diksa é quando il guru trasmette al discepolo tutte le qualità del brahmana e nel cuore non c'é più traccia di rabbia e orgoglio. Questo devoto ha fede nei piedi di loto di Radha-Krsna ed é sempre veriterio e misericordioso verso gli altri. Questa é la qualificazione di un brahmana. Anche gli sastra lo spiegano con una storia: c'era un piccolo bambino che si chiamava Saptakam. Quando aveva solo quattro o cinque anni andò nell'asrama di Gautama Rsi che stava discutendo sul Vedanta. Saptakama chiese: "posso leggere il Vedanta" Uno dei discepoli di Gautama disse: "Solo i brahmana possono leggere il Vedanta", anche gli sastra spiegano che solo i brahmana sono qualificati per leggere il vedanta.
L'anno scorso andai in Olanda in un tempio Hindu e mi chiesero: "Qual é la tua casta" Loro non facevano parlare nessuno che non fosse un brahmana. Così successe a Saptakama, e gli dissero che nessuno poteva leggere i Veda e discuterli senza essere un brahmana. A quel tempo il sistema delle caste era molto forte: c'erano i bråhma†a, gli ksatriya, i vaisa e i sudra. I brahmana si occupano dell'adorazione, leggono e discutono sui Veda.
Così Saptakam chiese alla madre: "Qual é la mia casta" La madre rispose: "In verità non so qual é la tua casta." Saptakam disse: "Voglio leggere i Veda, ma Gautama ha detto che solo i brahmana sono qualificati a leggerli. Ma io li voglio leggere; senza brahmana-diksa com'é possibile leggerli" La madre che si chiamava Jalalik disse: "Devi andare da Gautama Rsi e devi prendere diksa, così sarai qualificato per leggere i Veda." Così il bambino tornò all'asrama di Gautama, molto umilmente gli fece gli omaggi e chiese: "Voglio leggere i Veda, quindi mi devi dare brahmana-diksa, il brahma-gayatri mantra." Tutti i discepoli di Gautama però chiesero: "Qual é la sua casta Solo i figli dei brahmana sono qualificati a prendere brahman-diksa e brahma-gayatri. Com'é possibile che questo bambino prenda diksa"
Così Gautama Rsi chiese a Saptakama: "Qual é la tua casta" e il bambino rispose: "Non so qual é la mia casta." Gautama disse: "Devi andare a casa e chiedere a tua madre chi é tuo padre e qual é la tua casta." Saptakam tornò di nuovo a casa e chiese alla madre: "Chi é mio padre Qual é la mia casta" Jalalik dapprima non voleva parlare del padre, perché lei era stata una prostituta; ma Saptakam insisteva a chiedere chi fosse suo padre; così Jalalik disse: "O figlio, non so chi sia tuo padre perché nella mia vita ho incontrato molti uomini e quindi non so chi sia."
Saptakam tornò da Gautama Rsi e gli disse che sua madre non sapeva chi fosse suo padre. Tutti i discepoli di Gautama dissero: "Oh, questo significa che é figlio di una prostituta e quindi non ha casta. Lui é un intoccabile. Devi andartene dal nostro asrama." Ma Gautama Rsi disse: "No ora gli darò diksa perché ho realizzato che é figlio di un brahmana. Lui é molto semplice e quindi é un brahmana" Anche Bhaktisiddhanta Sarasvati nel Nettare delle Istruzioni spiega che la semplicità é la caratteristica dei brahmana. Solo mettendo il filo sacro, il tilak e il kanti-mala non ci qualifica ad essere né Vaisnava né brahmana. Chi é semplice, non critica e offende i vaisnava é un brahmana. Così Gautama Rsi diede a Saptakama il filo sacro, il diksa-mantra e gli diede il permesso di leggere i Veda.
Il brahmana é colui che dà tutto il suo cuore a gurudeva, adora sempre i piedi di loto di Radha e Krsna, e non c'é duplicità nel suo cuore. Quelli che hanno duplicità sono sudra e quindi non sono qualificati a leggere i Veda, questa é la differenza tra sudra e brahmana. La mente dei sudra é sempre occupata a pensare alle cose materiali e quindi gli sastra affermano che queste persone non sono qualificate a leggere i Veda e adorare Thakurji; mentre i brahmana sono molto semplici di cuore proprio come Saptakama. Lui non disse: "Sono nato in una famigia brahmana". Saptakama disse semplicemente la verità: "O, gurudeva non so chi é mio padre e non so qual é la mia casta." Così Gautama realizzò che Saptakama era un brahmana.
Gli sastra spiegano che non necessariamente un figlio di brahmana é realmente tale. Se il figlio di un brahmana non ha le qualifiche per essere brahmana, com'é possibile che lo sia Se per esempio il figlio di un dottore non prende la laurea in medicina, com'é possibile dire che é un dottore Una persona é un giudice, ma se il figlio non ha praticato la giurisprudenza, come possiamo dire che anche lui é un giudice Quindi se il figlio di un brahmana non ha le qualifiche di un brahmana, non é possibile che lui lo sia. Anche il Bhagavatam dice che in accordo alle nostre qualifiche apparteniamo ad una casta.
Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Prabhupada ha affermato nel 'Nettare delle Istruzioni' che il puro brahmana é il puro vaisnava. Chi ha le qualifiche di un brahmana é un puro vaisnava; senza queste caratteristiche non si può diventare puri devoti. Quindi bisogna cercare di seguire le qualità di un brahmana.
Con la pancaratrika-diksa uno diventa un brahmana e sarà qualificato ad adorare Thakurji. Se non seguiamo le regole e i regolamenti dei Veda, Purana si creerà disturbo. Seguire le regole e i regolamenti é chiamato vaidhi-marga; senza seguire queste cose com'é possibile per un'anima condizionata entrare nella raga-bhakti Srila Rupa Gosvamipada nel Bhakti Rasamrta-sindhu spiega per prima cosa la vaidhi-bhakti e poi la raga-bhakti. Prima bisogna prendere rifugio in un guru autentico, bisogna servirlo, e prendere diksa e siksa da lui. Queste sono le regole e i regolamenti da seguire. Ci sono 64 regole della vaidhi-bhakti da seguire.
Anche Bhaktivinoda Thakura spiega in una canzone che prima bisogna seguire le regole della vaidhi-marga e un giorno per la misericordia senza causa del guru e dei vaisnava entreremo nella raga-bhakti. Anche Krsna stesso nella Bhagavad-Gita ha spiegato che per prima cosa bisogna rifugiarsi ai Suoi piedi di loto, e qualsiasi persona di qualsiasi casta verrà liberato da questo mondo materiale perché l'harinama é molto potente, ma bisogna seguire le regole e i regolamenti. Anche le persone di bassa classe se si rifugiano ai piedi di loto di Krsna verranno liberate, ma per far che ciò avvenga bisogna seguire le regole e i regolamenti.
Bisogna prendere pancaratrika-diksa da un guru autentico e poi bisogna associarsi con lui e con i vaisnava e imparare tutte le tattva come fece Raya Ramananda con Caitanya Mahaprabhu. Mahaprabhu fece molte domande a Raya Ramananda. Esternamente Mahaprabhu prese diksa da Isvara Puripada, ma in verità prese bhagavata-diksa da Raya Ramananda. Anche Rupa Gosvami prese bhagavata-diksa da Mahaprabhu, poiché gli parlò di tutte le tattva. Nella bhagavata-parampara prema viene trasmessa dal guru autentico al cuore di un puro devoto. Questa é la bhagavata-tattva. Il guru dà il mantra e tramite questo mantra dà sambandha-jnana, la conoscenza trascendentale della nostra relazione col Signore. Il sentimento viene trasmesso da un guru autentico o da un vaisnava autentico. Questa é la bhagavata-parampara.
Quindi la pancaratrika-diksa é inclusa nella bhagavata-diksa, ma non viceversa. Bhagavata-diksa significa ascoltare l'harikatha da un guru autentico, così che il suo sentimento venga nel cuore. In questo modo giungerà del gusto cioé lobhamayi-bhakti. Nella discussione tra Caitanya Mahaprabhu e Raya Ramananda viene detto tutto questo: 'krsna-bhakti rasa bhavita matih kriyatangi kutho 'pi labhyate tatrapi laula mulyam janma koti sukrta 'na labhyate.' In accordo alle proprie sukrti uno riceve raga-bhakti. Se vedete nel cuore di una persona della raga-bhakti, dovete sottomettervi ai suoi piedi di loto e prendere da lui la raga-bhakti e questa bhakti é chiamata anche lobhamayi-bhakti. Lobhamayi-bhakti ci porta a Goloka Vrndavana; la vaidhi-bhakti (seguire regole e regolamenti) invece ci porta solo a Vaikuntha. Il sadhaka all'inizio deve praticare la vaidhi-bhakti; Bhaktivinoda Thakur spiega che prima bisogna seguire le regole e i regolamenti del varnasrama-dharma e piano piano si potrà entrare nella vaidhi-bhakti e poi nella raga-bhakti. Questa raga-bhakti può venire solo dal gusto che riceviamo dal cuore del guru e da Krsna. Ascoltando i passatempi di Krsna da un guru autentico e dai vaisnava nel cuore si manifesterà il gusto. Esternamente il devoto mantiene le regole e i regolamenti, ma internamente il cuore pensa sempre a come ottenere i piedi di loto del suo Istadeva. Caitanya Mahaprabhu Stesso disse a Raghunath Das Gosvami: "Oh Raghunath, esternamente devi seguire le regole e i regolamenti, ma internamente devi ricordare i passatempi di Krsna." Mahaprabhu discusse tutte queste cose a Rupa e Sanatana.
Come una donna che sta facendo tutti i lavori di casa, ma internamente pensa a come incontrare il suo amato e lo ricorda, ma non esprime il suo cuore agli altri. La stessa cosa avviene per il sadhaka: esternamente deve mantenere le regole: sravana, kirtana, visnoh smaranam, pada-sevanam, arcana dasyam, sakhyam e atma-nivedanam; ma internamente ricorda sempre i dolci passatempi di Krsna. Questa é chiamata raga-bhakti. Giorno e notte bisogna seguire il bhajana, questo é il processo per entrare nella raga-bhakti. Ma il gusto verrà solo per la misericordia senza causa del guru e di Krsna. Se questo gusto viene la nostra vita avrà successo. Se il gusto viene ci saranno tre sintomi. Visvanath Cakravarti Thakur spiega per ottenere la raga-bhakti bisogna mantenere le regole e regolamenti. Se uno finge di avere questo desiderio senza veramente averlo, tutto sarà rovinato.
Bisogna quindi accettare diksa da un guru autentico in particolare accettare una delle quattro sampradaye. Anche Sri Caitanya Mahaprabbhu stesso ha preso rifugio ai piedi di Isvara Puri perché in quella sampradaya c'era il madhurya-rasa. Se si prende la punta di un capello, la si divide in cento parti, poi si prende una di queste parti e la si divide in cento, questa é la grandezza della jiva. Le jive sono illimitate, ma il signore é uno, Sri Hari. Madhvacarya ha spiegato queste cose molto chiaramente e diede anche molti esempi dagli sastra. Tutte le attività del Signore sono trascendentali, Lui non é controllato da Maya, mentre le jive sono completamente controllate da Maya. Anche nella Caitanya Caritamrta Krsnadasa Kaviraja spiega che Krsna é il controllore di Maya, e le jive sono controllate da Maya. Queste sono le differenze tra il Signore e le anime. Le baddha-jiva nascono in questo mondo materiale, provano molti tipi di dolore e passano da un corpo all'altro, ma il corpo del Signore é trascendentale ed eterno
Madhvacarya spiega anche le differenze tra jiva e jiva. Ci sono molti tipi di jive: tamo-guna-jiva, sattvika-jiva, rajo-guna-jiva, ci sono molti tipi di jive in questo mondo.
Poi ha anche spiegato la differenza tra le entità viventi e la materia inerte: le jive hanno il libero arbitrio e provano dei sentimenti, ma la materia inerte no. Poi Madhvacarya ha spiegato la differenza tra inerte e inerte: ci sono i liquidi, i solidi e ci sono differenti qualità e quantità di essi. Poi c'é la differenza tra la materia inerte e il Signore: il Signore é la suprema persona Dio, mentre la materia non si muove e non fa niente. Inoltre Madhvacarya ha spiegato l'acintya-bedabeda-tattva, differenza e uguaglianza tra il Signore, le jive e gli inerti. Qual é l'uguaglianza tra le jive e il Signore Lui é sat-cit-ananda, ma anche le suddha-jiva sono sat-cit-ananda e hanno un corpo trascendentale. La differenza é che le jive la possiedono in minore quantità del Signore. Il Signore é il goditore, ed anche le jive lo sono, ma come Sue servitrici. Le jive e la materia inerte non si manifestano direttamente dal Signore ma dalla sua sakti. Prima tutti gli acarya affermavano che tutto si manifestava direttamente dal Signore, ma Mahaprabhu ha affermato che invece si manifesta dalla Sua sakti, la jiva-sakti. Mahaprabhu portò l'acintya-bedabeda-tattva-siddhanta, le conclusioni e l'essenza degli sastra. Il siddhanta é che il nostro aradyadeva é Brajendranandana Krsnacandra, e il nostro obiettivo é krsna-prema. Il nostro ultimo obiettivo é krsna-prema e questo siddhanta é stato stabilito da Mahaprabhu. Krsna manifesta molte forme come Rama, Nrsimha, Varaha ma la sua forma originale é Brajendra-nandana Syamasundara. Prima di Mahaprabhu questo siddhanta non c'era e si adorava Krsna con Rukmini o il sakya-bhava di Vaikuntha, ma Mahaprabhu ha portato il parakya-bhava di Radha e Krsna di Goloka Vrndavana. Anche Visnusvami adorava Radha-Krsna, ma non nel parakya-bhava perché pensava che questo sentimento non era buono. In questo mondo materiale parakya-bhava significa attività peccaminose, ma a Vrndavana questo sentimento é trascendentale. Tutti i sentimenti di Radha e Krsna sono trascendentali, Radhika non é una ragazza ordinaria. Questo sentimento é molto difficile da comprendere. Questo mondo materiale é il riflesso distorto di Goloka Vrndavana, là c'è il trascendentale parakya-bhava.
Perchè Caitanya Mahaprabhu accettò la Madhva sampradaya Perchè gli insegnamenti della Madhva sampradaya contengono il tattva darsan ed il rasa darsan. Nel tattva darsan Madhvacarya spiega con chiarezza la differenza tra la jiva e brahman e Caitanya Mahaprabhu vide anche che l'upasana, adorazione era fatta con il sentimento delle gopi. Madhvacarya adorava Krsnacandra che tiene in mano un bastone per sbattere il burro. Questa divinità di Krsnacandra gli fu manifestata da un pezzo di gopicandan. C'era un uomo d'affari che si stava recando da qualche parte e ad un certo punto si fermò a far visita a Madhvacarya. L'uomo d'affari gli chiese delle benedizioni e di ricevere dei mantra. In cambio donò a Madhvacarya un pezzo di gopicandan, come una palla di tilak. Madhvacarya ruppe quella palla di tilak e uscì fuori una murti di Gopal con nella mano un bastone per fare il burro. Madhvacarya installò poi questo Krsna nel suo asrama. Lui non accettò Mathuresa o Dvarakadisa Krsna, accettò Vrajendranandana Krsna. Prima di trovare questa Divinità, anche Madhvacarya adorava Laksmi Narayana. Lui fu attratto da questo madhurya Krsna e lasciò l'adorazione di Laksmi Narayana e da quel momento cambiò anche il suo sentimento e iniziò a dare il gopi-bhava a tutti i suoi sannyasi. Lui inserì il mantra del gopi-bhava che prese dagli sastra. Nella nostra sampradaya ci sono otto tipi di sannyasi che adorano Thakurji con il sentimento di madhurya-bhava e gopi-bhava. Quindi Caitanya Mahaprabhu vide che in questa sampradaya c'era questo sentimento e anche nove tipi di suddha-bhakti: sravanam, kirtanam, visnu-smaranam, pada-sevanam, arcanam, vandanam, dasyam, sakhyam e atma nivedanam. Inoltre Caitanya Mahaprabhu vide anche che nel cuore di Madhavendra puripada c'era il sentimento di Srimati Radhika. Nella Caitanya Caritamrta Krsnadasa Kaviraja Gosvami dice che quando Madhavendra puripada diventò vecchio manifestò i sintomi del sentimento di separazione che aveva Srimati Radhika. Lui pronunciava dei versi e piangeva continuamente. Come Caitanya Mahaprabhu seppe di questo sentimento di separazione di Madhavendra puri Quando avvicinò il suo maestro spirituale, Isvara Puri, seppe da lui la storia della vita di Madhavendra puri e del sentimento che aveva nel cuore. Inoltre Caitanya Mahaprabhu sentì da Nityananda Prabhu le glorie di Madhavendra puri. Nityananda Prabhu era discepolo di Vyasathirta che era anche il maestro spirituale di Madhavendra Puri e conosceva molto bene Madhavendra puri. Quindi Krsnadasa Kaviraja Gosvami dice che il germoglio di prema si manifestò per la prima volta nel cuore di Madhavendra puri che a sua volta lo diede a Isvara Puri che lo diede a Caitanya Mahaprabhu. Anche Advaita acarya fu iniziato da Madhavendra puri e per tutte queste ragioni Caitanya Mahaprabhu accettò la Madhva sampradaya.
Caitanya Mahaprabhu è Bhagavan Stesso e non ha bisogno di accettare diksa, Lui è il guru dell'universo, il jagat-guru ma ci vuole insegnare a prendere rifugio in un guru autentico. Questo prema quindi discende da Madhavendra puri a Isvara Puri a Caitanya Mahaprabhu a Rupa Gosvamipada a Raghunatha dasa Gosvami e così via. Se però ci fosse solo la diksa parampara la linea si interromperebbe quindi dobbiamo accettare sia la diksa-parampara che la bhagavata-parampara. Caitanya Mahaprabhu non diede mai diksa a Rupa Gosvamipada, come ha potuto quindi dare prema nel cuore di Rupa Gosvami Come ha potuto dare prema a Rupa Gosvami senza avergli dato i mantra Alcuni rispondono dicendo che è perchè Caitanya Mahaprabhu è Bhagavan quindi è completamente indipendente e può fare tutto. Ma supponiamo fosse un altro guru, come è possibile ricevere quel prema senza avere l'iniziazione e i mantra da lui Per esempio io ho preso diksa da Srila Vamana Maharaja, non ho preso l'iniziazione da Srila Narayana Maharaja, come è possibile che lui mi dia il prema del suo cuore se lui non mi ha dato l'iniziazione Ad esempio Krsna non diede i mantra nè l'iniziazione a Brahma, Lui suonò il flauto e gli trasmise la realizzazione nel suo cuore, il gopal mantra ed il kama gayatri. Ma Lui è Krsna, come fece però Brahma a trasmetterlo a Narada, Narada a Vyasa e così via Allo stesso modo Caitanya Mahaprabhu è Bhagavan e diede prema nel cuore di Rupa Gosvami. Allora può sorgere questa domanda: come ha fatto Narayana Maharaja a dare questo prema nel mio cuore Lui non è Bhagavan, come può darlo Se qualcun altro ha preso diksa da un altro guru, come può ricevere questo prema da Narayana Maharaja se non ha avuto i mantra da lui In che modo avviene Se il sentimento viene dato tramite i mantra, come è possibile avere il suo stesso sentimento senza mantra La risposta è semplice. Perchè il discepolo arriva a realizzare chi è il suo guru. Nikunja yuno rati keli siddhay. Il guru è un'eterna associata, una cara sakhi di Srimati Radhika, una manjari. Allora tra Krsna e il nostro gurudeva che è una manjari chi è meglio Chi è più potente, Krsna o il guru manjari Krsna è l'amato di Srimati Radhika e anche il guru che è manjari è l'amata di Srimati Radhika. Entrambi sono cari a Srimati Radhika. Chi è il più potente Lasciando da parte la concezione di Krsna come Bhagavan e pensando che sia l'amato di Radhika, chi è più potente tra i due Le manjari sono più potenti di Krsna. In conclusione, se Krsna può dare il prema agli altri perchè allora non può farlo il guru che è più potente di Krsna dato che è una manjari E' una questione di potenza. Krsna può dare ma può anche non dare, dipende da Lui, mentre il guru è molto più misericordioso di Krsna, lui lo può dare a tutti, ha questo potere. Anche se Raghunatha dasa Gosvami non prese diksa da Rupa Gosvami, ricevette la sua misericordia e la misericordia da tutti gli altri, da Advaita Acarya, da Nityananda Prabhu, Svarupa Damodara, Raya Ramananda. Quindi accettando solamente diksa prema non verrà, è tramite la bhagavatya parampara che arriva la realizzazione nel cuore ed il sentimento automaticamente si riflette nel cuore del discepolo. Ad esempio Madhavendra Puripada aveva due discepoli: Isvara Puri e Ramacandra Puri. Lui però rigettò Ramacandra Puri perchè aveva una concezione Mayavada. Gurudeva dà un seme nel cuore, ma se non si annaffia il seme di prema non potrà sbocciare. E anche se si mantengono delle concezioni sbagliate prema non verrà. Accettare solamente l'iniziazione da Gurudeva non basterà per avere prema. Quindi ci vogliono due cose: Gurudeva che dà prema e il discepolo che deve accettare. La pancaratrika diksa è necessaria per due ragioni: perchè la mente si può purificare e perchè verrà sraddha (fede). Perchè accettando un guru nel sistema pancaratrika automaticamente nascerà della fede. A volte però la pancaratrika diksa non è necessaria, quello che viene trasmesso nella bhagavatya parampara però è più importante. Una volta ho chiesto a Narayana Maharaja: "O Gurudeva tu non mi hai dato la pancaratrika diksa, cosa succederà adesso" Gurudeva ha risposto: "Vamana Maharaja ti ha dato i mantra ma chi te li ha spiegati Chi ti ha rivelato il significato dei mantra" Infatti Vamana Maharaja mi ha dato i mantra e un foglietto per impararli ma in quel momento non riuscivo a capire il significato. Poi ho incontrato Narayana Maharaja che durante le lezioni e in incontri privati mi ha spiegato tutti i significati. Allora chi ha dato veramente i mantra E' Gurudeva Narayana Maharaja che mi ha dato i mantra.
Devoto: E qual è la specialità della Gaudiya Vedanta Samiti
Van Maharaja: Srila Bhakti Prajnana Kesava Maharaja ha stabilito la specialità della Gaudiya Vedanta Samiti. Nella filosofia Gaudiya c'è la concezione che Srimati Radhika serve sempre Sri Krsnacandra. Fino a Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati c'era la concezione che Srimati Radhika serve Krsna in molti modi, ma Srila Bhaktiprajnana Kesava introdusse il concetto che è Krsna a servire Srimati Radhika con un sentimento di separazione. Krsna desidera ardentemente servire Srimati Radhika e prova un sentimento di separazione da Lei, così diventa dorato e prende il sentimento di Srimati Radhika: radha-cinta-nivesena yasya kanti vilopita sri-krsna-caranam vande radhalingita-vigraham Nella biografia di Bhaktiprajnana Kesava Gosvami Maharaja, Gurudeva dà una bellissima spiegazione a questo verso. Il sentimento espresso nello Srimad-Bhagavatam è che Srimati Radhika sente separazione da Krsna, ma il nostro param gurudeva ha detto: "No, è Krsna che deve sentire separazione da Radhika." Quando Krsna sente separazione da Radhika cambia colore e prende il Suo sentimento e così inizia a chiamare: "Krsna, Krsna." In realtà è Caitanya Mahaprabhu. Perchè Caitanya Mahaprabhu era sempre assorto nel sentimento di separazione da Krsna, sempre chiamava: "Krishna, Krishna." Gaura Premanande!
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