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Report di viaggio
Malaysia 3 dicembre 1998
Report di viaggio
Srila Gurudeva Narayana Maharaja è arrivato all'aereoporto di Kuala Lumpur in Malaysia proveniente da Singapore il 2 Dicembre alle 08:00 circa. Da lì è stato portato nella casa dove avrebbe dovuto soggiornare, quella di Bala Singam Prabhu e Jagjeet didi, una giovane coppia Indiana di cui era stato ospite all'inizio dell'anno. La maggior parte del gruppo di devoti che lo seguono hanno viaggiato di notte in treno nelle cuccette e sono arrivati alle 06,30 di mattina. Siamo giunti in taxi ad un'ampia casa disabitata gentilmente messa a disposizione come alloggio per tutti noi da chi ci ha ospitato. Quel giorno, essendo stanco del viaggio, Srila Gurudeva non ha fatto la lezione. Il mattino successivo presto, Bala Singam prabhu portò Srila Gurudeva ed una coppia di altri devoti a fare la sua passeggiata mattutina in un bel parco ornamentale cinese. Il parco comprendeva un grande lago ed un sentiero che lo circondava e Srila Gurudeva con il suo gruppo lo percorse per due volte. La maggior parte del viale è liscio, ma una parte di esso è composta da ciotoli di pietra liscia a beneficio di coloro che desiderano massaggiare la pianta dei loro piedi, come indicato dalla scienza cinese della Riflessologia. Quando Srila Gurudeva ed il suo gruppo si avvicinarono a questa parte del viale, in modo serio Srila Gurudeva si tolse le scarpe e lentamente e meditativamente camminò per tutto il percorso, dopodichè si rimise le sue scarpe, sostenuto nel frattempo da Brajanath prabhu. I devoti erano tutti affascinati nel vedere questo tanto che essi camminarono nel viale affrettandosi a terminare la parte finale del lago vicino al quale sorgeva una scuola di pesca. Dopo aver circumnambulato per due volte il lago, Srila Gurudeva e i devoti presero un altro sentiero diretto ad un padiglione nel quale Srila Gurudeva si sedette su una panchina ed i devoti sul pavimento. Srila Gurudeva allora chiese perchè è necessario avere un guru. Prema Prayojana prabhu rispose che il Guru dona sambandha jnana al suo discepolo. Senza un guru si può cantare l'Harinama per molte vite, ma solamente facendo questo le anartha non se ne andranno finchè non si canta l'Harinama secondo la propria particolare relazione con Krsna. Srila Gurudeva allora domandò se era assolutamente necessario avere un diksa guru. Nella discussione che seguì egli domandò: "Se diksa è necessaria, allora chi era il diksa guru di Haridasa Thakura" Brajanath prabhu rimarcò che non si sapeva. Srila Gurudeva allora fece notare che non conoscevamo neppure i diksa guru di Raya Ramananda, di Svarupa Damodara, di Srila Rupa Gosvami o di Srila Sanatana Gosvami. I loro guru appartenevano tutti alla bhagavat parampara. Se una persona ordinaria non riceve diksa ma solo harinama, ci vorranno molte, molte vite per avere sambandha jnana. Quindi la conclusione è che si deve accettare diksa da un guru autentico.
Più tardi nella mattinata, Srila Gurudeva uscì dalla sua stanza e parlò per breve tempo in Hindi con una signora indiana, fin tanto che un piccolo gruppo di devoti si radunò attorno. Allora chiamò vicino Prema Prayojana prabhu per tradurre in inglese ciò che aveva appena detto per il beneficio di tutti gli altri. Prima di cominciare a tradurre, Prema Praojana prabhu unì le mani con un'atteggiamento di preghiera e cominciò a recitare la preghiera : "om ajnana timirandhasya, jnananjana salakaya". Non riuscì però a proseguire poichè Srila Gurudeva improvvisamente lo interruppe dicendo: "Ah-ray no! Io sono qui adesso! Se te l'ho ordinato a chi la stai rivolgendo questa preghiera Quando Prema Prayojana prabhu incominciò a spiegare apologeticamente che la sua preghiera era intesa come un'offerta diretta a Srila Gurudeva, allora Srila Gurudeva ridendo disse: "Ma il tuo atteggiamento è quello di farlo ad un'altra persona", e puntò il suo dito fuori dalla finestra. Poi imitando Prema Prayojana prabhu congiunse le mani e chiuse gli occhi. Dopo che le nostre risate si placarono, Prema Prayojana prabhu cominciò a tradurre senza aggiungere altro. Finchè non si riceve sambandha jnana da un guru la mente sarà irrequieta. Un giorno si farà un favoloso puja per Krsna, ma il giorno successivo si farà invece per Ganesh ed il giorno dopo ancora per qualcun altro. Quando una ragazza si sposa la sua mente sarà fissa completamente su suo marito. Lei sa che qualsiasi altra relazione è illegale. Lei cucinerà per lui, si prenderà cura di lui. La stessa cosa avviene al momento di ricevere diksa. In quel momento viene stabilita una relazione con Krsna e la mente sarà fissa soltanto su di Lui. Un padre spenderà molti soldi per la figlia, egli arriverà anche a vendere la casa e tutti i suoi possedimenti per aiutarla se necessario.
Ma se lui vede un'altra ragazza anche se più bella e qualificata di sua figlia, egli non le regalerà neppure un centesimo. Perchè Perchè non c'è sambandha, non c'è relazione tra loro. Senza guru uno non si libererà dalle anartha, quindi diksa è molto importante. Nella ISKON definiscono diksa "iniziazione brahminica", ma l'iniziazione brahminica è di molto inferiore. L'iniziazione brahminica non è la vaisnava diksa. Se un cane corre dappertutto abbaiando e non ha un padrone, allora chiunque potrà picchiarlo, oppure potra essere ucciso da una guardia dello stato. Ma se lui porterà un collare allora nessuno potrà attaccarlo ed inoltre se sarà assieme al suo padrone, riceverà protezione da lui. Allo stesso modo, se si riceve diksa, rivolta esclusivamente a Krsna e il proprio guru è autentico e compie il bhajan, allora Krsna sarà obbligato ad accettare, altrimenti no. Quando noi indossiamo il kanthi mala (collanina di tulasi al collo) che il guru ci ha dato, è come avere un collare e ciò dimostra che noi siamo diventati il cane di Krsna. Gli Yamaduta avranno paura di venirci a prendere al momento della morte, perchè Yamaraja ha ordinato loro di rimanere lontano da tutti i vaisnava che indossano il kanthi mala.
Quella sera, Srila Gurudeva parlò di come lo Srimad Bhagavatam si manifestò in questo mondo. Una volta Pariksit Maharaja si trovò nella foresta e divenne molto assetato. Poichè era vicino all'asrama di Samika Rsi, decise di andare là a chiedere dell'acqua. Tuttavia, in quel momento, il saggio era assorto in meditazione ed era incosciente del mondo esterno. Perciò quando il re gli chiese dell'acqua, il saggio non lo udì. Pariksit Maharaja pensò: " I sadhu dovrebbero essere umili e misericordiosi, pur essendo io il re lui mi ignora". Pariksit Maharaja è molto elevato. Egli aveva giocato sulle ginocchia di Krsna, era molto erudito e non poteva essere toccato da maya. Ma poichè yogamaya voleva che lo Srimad Bhagavatam fosse recitato, aveva fatto in modo che lui si arrabbiasse. Ciò avvenne per volere di Krsna. Pariksit Maharaja pensò: "Voglio dargli una buona lezione, ma non posso picchiarlo o insultarlo, lui è un brahmana". Poi, vedendo un serpente morto che giaceva nelle vicinanze, lo raccolse e lo avvolse tre volte intorno al collo del saggio come una ghirlanda. Poi lasciò l'asrama di Samika rsi e sulla via del ritorno si chiese se il saggio lo avesse realmente ignorato.Se così non fosse, egli pensò, ho commesso un'aparadha nei suoi confronti e potrei essere distrutto da una sua maledizione. Mentre egli sulla strada del ritorno si avvicinava al suo regno, due studenti lo avvicinarono offrendogli i loro pranama e gli raccontarono che cosa era successo dopo che aveva lasciato l'asrama di Samika rsi. Il figlio di cinque anni del rsi stava giocando con i suoi amici, ma quando vide suo padre con il serpente attorno al collo, divenne furibondo. Predendo l'acqua dal Gange e spruzzandola maledì chi aveva fatto quell'azione a morire entro sette giorni per il morso di un serpente. Non appena ebbe pronunciato questa maledizione, divenne pieno di rimorsi e corse in lacrime nelle braccia di suo padre. Samika rsi tornato alla coscienza esterna, potè immediatamente capire tutto quello che era successo. Egli era in grado di sapere il passato, il presente e il futuro. Chiunque compia il bhajan può conoscere passato presente e futuro, anche voi potete conoscerlo. Tutti gli acarya hanno questa conoscenza proprio come Krsna e qualsiasi cosa dicono avverrà. Allora il rsi rimproverò suo figlio: "Tu sei molto ignorante e Pariksit Maharaja è molto erudito e avanzato. Se lui muore, tutto il mondo cadrà nel caos e verrà distrutto. I brahmana devono essere molto tolleranti e indulgenti, specialmente i brahmacari, quindi perchè ti sei arrabbiato" Ma egli divenne silenzioso poichè vide attraverso la sua visione trascendentale che come conseguenza lo Srimad Bhagavatam sarebbe stato recitato. Chiamando due suoi studenti egli ordinò loro di andare a raccontare ogni cosa a Pariksit Maharaja.
Dopo che Pariksit Maharaja ebbe ascoltato tutto si rallegrò pensando: "Ora ho una ragione per lasciare da parte tutte le responsabilità materiali ed andare a praticare il bhakti-yoga in un posto appartato. Questa opportunità è giunta, è la volontà di Krsna, quindi ora devo andare ad ascoltare i dolci e meravigliosi Krsna-lila". Toltisi i suoi abiti regali, la corona, l'arco e le frecce ed indossando solo un dhoti, Pariksit Maharaja si diresse verso la riva del Gange. Nel frattempo in quel luogo si riunirono anche tutti i grandi rishi, maharishi, yoghi, tapasi e vaisnava. Narada, Vyasa, Parasara, Parasurama, Atri, Bhrgu, Vasistha, Visvamitra, Angira, Gautama, Pippalada, Maitreya e molti altri. A quel tempo non c'erano sistemi computerizzati, microfoni, internet o qualcos'altro, quindi come ne vennero a conoscenza Questo è molto difficile da capire. Kasyapa Muni giunse dal Mar Caspio, Mangala Rsi dalla Mongolia, moltissimi, circa 80.000 arrivarono in un momento, noi non possiamo immaginarlo. Pariksit Maharaja chiese loro dei consigli. Un saggio gli disse che avrebbe dovuto dare in carità ai brahmana, un altro che la migliore cosa da fare sarebbe stata quella di eseguire austerità mentre un altro disse che doveva adorare il Gange. Tutti stavano parlando tra di loro, ma quando Sukadeva Gosvami arrivò tutti gli offrirono i loro rispetti. Pariksit Maharaja gli diede il benvenuto e gli concesse un seggio elevato. Non come questo (Srila Gurudeva allora indica il grande vyasasana che gli era stato dato) ma un semplice seggio posto su un terreno rialzato. Oggigiorno questo (toccando il suo seggio) è chiamato vyasasana, ma in realtà vyasasana significa il seggio dove si può sedere la persona che possiede tutte le qualità di Vyasa, che è in grado di spiegare tutte le tattva. Una persona che ha un cattivo carattere, che è attaccato al vino, alle donne e ai soldi, che è ignorante della tattva ma che si adorna con un grande tilaka e kanthi mala, e indossa una brillante stoffa color zafferano anche se siede su un trono d'oro, questo non sarà un vyasasana. Questa è un offesa a Vyasa. Vyasasana significa avere le qualità dei vaisnava, delle anime realizzate, di chi diffonde le glorie di Krsna in ogni luogo. Io non voglio questo (indicando il vyasasana). Noi vediamo che chi prende il posto del guru cade in due giorni, con la testa giù e i piedi sopra e nessuno che può salvarlo. Ma un vero guru non cadrà mai. Quindi la prima domanda che Pariksit Maharaja pose a Sukadeva era che cosa avrebbe dovuto ascoltare e cantare e che cosa avrebbe dovuto ricordare. Se una persona sta per morire e non c'è tempo, allora dovrebbe cantare Hare Krsna Hare Krsna Krsna Krsna Hare Hare Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare. Ma se non c'è neppure tempo per questo allora deve pronunciare solo il nome di Krsna. Ma ci possono anche essere alcune difficoltà in questo, il nome di Krsna è un pò contorto, come Lui, così se tu non puoi pronunciarlo allora sarà efficace anche pronunciare il nome di Rama o Radhe. Radha è ancora superiore. Gli Yamaduta non verranno da una persona che canta il nome di Krsna al momento della morte.
Viene affermato: te deva-siddha-parigita-pavitra-gatha ye sadhavah samadrso bhagavat-prapannah tan nopasidata harer gadayabhiguptan naisam vayam na ca vayah prabhavama dande "Miei cari servitori, per favore non avvicinatevi a simili devoti poichè essi si sono pienamente arresi ai piedi di loto della Suprema Persona, Dio. Essi sono equanimi con tutti e le loro narrazioni sono cantate dai deva e dagli abitanti di Siddhaloka. Per favore non andate neanche vicino a loro. Essi sono sempre protetti dalla loro unione con la Suprema Persona Dio e per questo il Signore Brahma, Io Stesso e persino il fattore tempo, non abbiamo competenza nel loro castigo." Srimad Bhagavatam 6.3.34
Il giorno successivo Srila Gurudeva era stato invitato a pranzo a casa di una giovane signora indiana chiamata Ranjana. Durante la sua lezione raccontò di quando Rukmini si sposò con Krsna. Semplicemente per aver ascoltato da Narada Muni delle qualità di Krsna, lei diede completamente il suo cuore al Signore. Tuttavia non rivelò questo a nessuno e quando raggiunse i 16 anni il suo demoniaco fratello Rukmi, decise di darla in sposa al suo amico Sisupala. Rukmini era in grande ansietà riguardo a questo. Aveva già fatto il suo matrimonio, dando il suo cuore; questo è un vero matrimonio. Se i genitori forzano una ragazza a sposare un ragazzo, allora non è vero matrimonio. Ma se una ragazza è attratta dalle qualità di un ragazzo, allora è vero matrimonio. Il matrimonio di Sita e Ramacandra e di Draupadi e Arjuna sono esempi di questo. E anche quello di Sanyukta e Prthviraja. Suo padre voleva che sposasse un altro ma lei saltò sul cavallo di Prthviraja e insieme scapparono. Così Rukmini stava pensando: "se non posso sposare Krsna, mi ucciderò". Il giorno successivo si doveva celebrare il matrimonio. Allora lei scrisse una lettera a Krsna e la consegnò ad un ragazzo brahmana. Nella sua lettera raccontò a Krsna che se non veniva a salvarla, allora sarebbe rimasto solamente il suo corpo, il suo spirito se ne sarebbe andato. Aveva dato il suo cuore a un leone e non poteva darlo a uno sciacallo. Incapace di dormire, lei si bagnò nelle lacrime tutta la notte. Quando una donna Indiana dona il suo cuore una volta, non può farlo una seconda volta. Proprio come la figlia di Sukracarya, Devayani. Era stata tratta in salvo dal re Yayati dopo essere caduta in un pozzo e semplicemente per aver messo la sua mano nella mano di lui per uscirne, considerò questo come un obbligo per sposarlo. Proprio prima del momento del matrimonio tra Rukmini devi e Sisupala, Krsna improvvisamente apparve in corsa sul suo carro, come un fulmine dal cielo e Rukmini subito ebbe un sussulto. Lei stessa prese allora le redini del carro, essendo esperta in tutti i talenti ksatriya. Lei stessa avrebbe respinto tutti i soldati, ma Krsna l'ha fatto mentre lei guidava il carro. Quindi senza Krsna bhakti noi non possiamo essere forti. Noi saremo costretti a cambiare, a divorziare. Le signore indiane si sposano e insieme al marito adorano Krishna.
C'era un brahmana, un'anima realizzata, Il suo nome era Yajnavalkya, il guru di Janak Maharaja. Dopo aver raggiunto i 50 o 60 anni, voleva andare a meditare su Krsna nella foresta. Egli aveva due mogli, così parlò alla più anziana delle due, Katyayani. Gli disse che gli aveva dato molti figli, lakhs di mucche, molta opulenza, palazzi, giardini, ogni cosa che una persona possa volere, e che ora egli voleva lasciare la casa per andare nella foresta. Lei replicò che poteva andare, dicendogli che era soddisfatta. Allora Yajnavalkya andò dalla sua seconda moglie, Maitreyi, e ripetè la stessa richiesta anche a lei. Se una persona desidera lasciare la vita di famiglia per accettare il sannyasa, allora deve ricevere il permesso da sua moglie. Questo è necessario. Ma se una persona è libera dagli attaccamenti, allora lo può fare senza bisogno di ottenere il permesso. Maitreyi gli rispose così: "Io so che tu mi hai dato molto, perchè però stai lasciando tutto questo Può una persona con tutte queste cose essere veramente felice in questo mondo Se queste cose ti hanno reso felice, allora perchè le stai lasciando E io sarò felice" Quando Yajnavalkya sentì queste parole divenne molto compiaciuto. Abbracciò Maitreyi dicendo: "Oh, tu sei realmente mia moglie, tu sei l'altra metà del mio corpo. Nessuna di queste cose materiali potrà fare la tua felicità. Per trovare veramente la felicità, uno deve realizzare di essere un eterno servitore di Krsna. Se uno medita su questo nella sua vita, allora, quando diventa maturo, al tempo di lasciare il suo corpo, l'anima otterrà il successo. Dall'attaccamento per i piedi di loto di Krsna e ricevendo la Sua misericordia, tu puoi diventare distaccata dal mondo, diventerai felice e non dovrai prendere ancora un'altra nascita."
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